Buongiorno, Mariano
di Emilio Rizzi
Giusto 24 anni fa, era il dicembre del 1996, abbiamo pubblicato il numero 1 del Dieci.
Eravamo a digiuno di tutto e le prime nozioni di editoria ce le impartì un amico editore milanese: “fate questo, non fate quello e se fra sei mesi siete ancora in piedi, beh allora siete bravi”.
Lo stampammo in 8000 copie che stipammo all’inverosimile nella Renault Clio e facemmo distribuire gratuitamente nella città di Erba. La nostra intuizione più importante fu proprio quella: portare a casa delle persone (anche di quelle che non sono solite acquistare un quotidiano) un giornale che parlasse del territorio in cui vivono, che desse la parola a tutti maggioranze e minoranze, associazioni sportive, di solidarietà imprenditori e cittadini perché, nel rispetto di tutti, potessero esprimere le loro idee e raccontare le loro storie; e senza saperlo, fummo tra i primissimi in Italia ad inaugurare quella che si sarebbe chiamata “Freepress”.
La domanda che molti si pongono quando vedono il giornale è: “Perché questo nome”. Vi offriamo due possibili spiegazioni: a voi la scelta. In quegli anni la Legge Elettorale prevedeva la divisione delle Regioni in circoscrizioni a loro volta suddivise in collegi; Erba fu indicata come capoluogo del collegio elettorale numero 10, da qui il nome del giornale. La seconda: si, facciamo un giornale che portiamo gratis in casa di tutti un po’ come Canale 5 e visto che il nostro ego è il doppio di quello del signor Berlusconi lo chiamiamo il Dieci.
In questi anni sono cambiate un sacco di cose: un millennio tanto per cominciare, la tecnologia di stampa e soprattutto internet che ha rivoluzionato il modo di fare informazione. Abbiamo cavalcato tutti questi cambiamenti perché anche noi abbiamo un sito internet e delle pagine social su Facebook ed Instagram e continuiamo a fare un giornale “analogico” (cartaceo suona proprio male) per vari motivi seri e semiseri tre dei quali sono esposti qui a fianco.
Oggi azzardiamo una nuova scommessa venendo a trovarvi a Mariano Comense. Tra queste due città non c’è molta contiguità territoriale anche se sono sono entrambe attraversate dallo stesso asse ferroviario, ma sono due realtà che si assomigliano. Mariano ed Erba sono la terza e la quarta città per dimensione della provincia, hanno caratteristiche simili in quanto a servizi ed hanno in comune una significativa vocazione al lavoro ed al volontariato.
Raccontateci di voi, delle vostre storie, dei vostri problemi e delle vostre aspirazioni: con questo giornale abbiamo l’occasione per creare una grande rete locale.
Potete contattarci presso lo Studio Secchi&Moschino srl scrivendo a graziella.moschino@secchiemoschino.it oppure a redazione@ildieci.com.